Leadership: cinque elementi fondamentali da ricordarsi

Cosa non è la leadership

Alcuni miei pazienti sono imprenditori affermati e molto impegnati. Spesso arrivano da me con difficoltà relazionali in ambito lavorativo, che rendono la loro vita molto complicata. 
Durante le sedute sento spesso parlare di corsi, libri e maestri che insegnano la leadership, ma di fatto si tratta di una caratteristica difficile da attuare, soprattutto se non rientra nelle nostre corde.

Ci tengo a sottolineare due concetti fondamentali in merito a quello che secondo me non è la leadership:

  • la leadership non si impara con facilità (ammesso che si possa apprendere…);
  • essere leader non significa essere permissivi e buoni. Henry Ford, Steve Jobs e Walt Disney sono stati grandi leader, ma non erano permissivi!

Come può essere la leadership

Quali sono invece gli elementi fondamentali per una buona leadership? Sempre ammesso che si possa apprendere, prova a seguire questi consigli:

  • Concentrati. Sembrerà una banalità, ma non lo è! Siamo tutti bravi a dire che è importante fissare degli obiettivi, ma nella pratica quante volte lo facciamo davvero? Quanto veritieri e realizzabili sono questi obiettivi? È inutile perdere tempo in lunghe riunioni se poi si esce senza risultati o con obiettivi fuori dalla nostra portata o – peggio ancora – poco motivanti.
  • Semplifica. Non possiamo eludere la burocrazia purtroppo, ma quando possibile è necessario ridurre le cose da fare all’osso. Se ti allunghi, perdi il punto di arrivo e rischi di girarci intorno. Se ci pensi, nella maggior parte dei casi sono le cose semplici quelle che ci attirano e ci piacciono di più.
  • Non essere schiavo di team e gruppi. Preciso che ritengo il confronto una grande possibilità, ma ad un certo punto ciò che conta sono l’azione e l’intuizione. La mia esperienza mi ha insegnato che ciò che sento essere buono per me, lo diventa anche per gli altri per un semplice motivo: perché me ne prendo cura.
  • Circondati di persone “giuste”. “Giuste” non vuole essere un giudizio nei confronti degli altri, ma la condizione per cui si sente più fiducia nei confronti dell’altro. Non sempre si può e si deve essere gentili, a volte serve polso e capacità di spronare.
  • Unisci psicologia e numeri, scienza e letteratura, creatività e pianificazione. Troppo? No, basta non focalizzarsi su una cosa sola. Il lavoro è fatto di pianificazioni, ma anche di sogni. Steve Jobs, in uno dei suoi famosi discorsi disse “E mentre qualcuno potrebbe definirli folli, noi ne vediamo il genio. Perché solo coloro che sono abbastanza folli da pensare di cambiare il mondo lo cambiano davvero”.

Come gestire le decisioni istintive?

Quante volte hai pensato “ho riflettuto su una cosa ma nello stesso momento ho compiuto una scelta di pancia?”
Queste sono le tipiche decisioni istintive.

Parlare di istintualità nella decisione può sembrare un controsenso: decidere significa pensare razionalmente. In realtà questo pensiero sarebbe vero se non fosse che nella maggior parte dei casi l’istinto ha la meglio sulla ragione. Una volta che abbiamo ragionato è l’istinto che sopraggiunge.
Si tratta spesso di un agire contraddittorio. Come il genitore che vuole punire il figlio ma poi non lo fa, come chi vorrebbe chiedere l’aumento ma di fronte al capo non riesce a proferire parola.
Questa modalità di agire è del tutto umana e – a dispetto di quanti si direbbero razionali e leader – non può essere controllato.

Cosa accade nella nostra mente?

La nostra mente entra in contrasto. La parte più antica – atavica – si contrappone ai ragionamenti più lineari ed attuali. Il paloencefalo – ossia la parte più arcaica del cervello – non sempre si accorda con il telencefalo, che è la parte più recente.

Sperare di sconfiggere l’istinto e la passione con la razionalità e la lucidità potrebbe non dare i risultati sperati. Questo perché l’istinto e la passione non sono da considerare come demoni da allontanare, bensì sono risorse da coltivare e da accettare.
Pensa alle situazioni di emergenza o alle grandi performance: sono il nostro istinto e la passione che ci aiutano a far fronte ai problemi e al resto. Chiaramente alle spalle ci sono l’esperienza, il pensiero e lo studio, ma alla fine quello che ci guida è il nostro essere.
Come diceva Epicuro “La natura non va forzata, va persuasa”.