Gli argomenti di questo articolo:
Nella terapia della Gestalt, il cambiamento avviene attraverso l’esperienza; nella coppia, il cambiamento avviene nella condivisione col partner, nella co-creazione e nell’interazione.
Terapia di coppia: come funziona?
Il lavoro con le coppie nella terapia della Gestalt consiste nel ricostruire la creatività e ogni relazione significativa.
Il mio obiettivo come terapeuta non è impedire ai due partner di litigare, ma dare loro la possibilità di sentirsi riconosciuti, vivi ed integri all’interno della loro coppia.
Questo non prescinde dalla possibilità di avere confronti, scontri, dolori, umiliazioni e delusioni.
Impedire la possibilità del conflitto per paura di non essere ascoltati o compresi implica rinunciare all’intimità con l’altro, rischiando così di non farsi conoscere.
Il punto di partenza della terapia è sostenere ciò che già c’è, ciò che la coppia già conosce.
Non serve rimarcare le differenze, ma aiutare le coppie a trovare un linguaggio concreto per comprendere cosa sta accadendo.
Questo diventa ancora più importante se partiamo dal presupposto che, per avere rapporti sani, è necessario partire dal rispetto della singola e diversa esperienza di ciascun membro della coppia.
Nella terapia di coppia il lavoro inizia riconoscendo la singolarità di ogni individuo nel suo vissuto emotivo.
Come si definisce una coppia?
Una coppia è quel tipo di rapporto in cui c’è sincronia e reciprocità; una danza tra i due partner. Non può essere sostenuta da una sola persona, sono necessarie entrambe le parti.
Ecco perché la definisco una danza di co-creazione: se manca uno dei due, non possiamo parlare di coppia.
Il bisogno del partner è quello di essere in relazione con l’altro, di essere riconosciuto dall’altro, di vedersi nello sguardo dell’altro.
Essere coppia non significa confondersi nell’altro, ma riconoscere se stessi nell’altro e insieme all’altro.
Perché siamo qui?
Questa è la prima domanda che la coppia potrebbe porsi, cercando di dare una risposta che vada nella stessa direzione per entrambi i partner.
Come ogni progetto, anche la terapia di coppia necessita di una direzione, quindi è importante capire dove si vuole andare.
Terapia di coppia: quando serve?
In questo periodo storico la convivenza prolungata, il cambiamento di abitudini, lo stare tanto insieme – a volte anche troppo – hanno portato le coppie a vivere maggiormente le loro difficoltà.
Ecco quindi che, a fronte del bisogno di essere abbracciati, si indossa l’armatura; a fronte del bisogno di essere capiti, si rimane in silenzio.
Questo non solo rende difficile la conoscenza reciproca, ma alla lunga allontana.
Stare in coppia è difficile: si tratta di condividere tanto e per tanto tempo.
Quindi, il primo passo è proprio quello di darsi la possibilità di vivere la coppia, di ammettere a se stessi e all’altro di essere in difficoltà.
Terapia di coppia: come si svolge?
Prima di tutto è importante ricordare che la terapia di coppia non è fatta necessariamente per unire, ma per capire in che direzione andare.
Questo può voler dire recuperare il rapporto oppure lasciarlo andare.
Il primo passo può essere rispondere a una domanda: “Sono in questa coppia per abitudine o per altro?”.
Se la coppia decide di proseguire insieme il suo percorso, è importante valorizzare le esperienze e sostenere ciò che la coppia sa già fare insieme.
Per fare questo, è molto utile aprirsi all’altro in modo genuino e trasparente, riconoscendo l’altro come diverso da noi.
Ricordiamoci che il problema di coppia non è mai di uno solo, ma di entrambi.
Spesso diamo alcune cose per scontato; compiamo azioni senza sapere se siano davvero apprezzate; ci sacrifichiamo inutilmente.
Ecco quindi che la terapia di coppia aiuta ad attraversare il dolore del singolo e quello della coppia attraverso la comunicazione: “Vorrei che tu sapessi che…”.
Questo aiuta entrambi i partner ad aprirsi, ad essere se stessi e ad accogliere l’altro; quell’altro che non si riconosce da tempo e che forse è cambiato.
L’obiettivo non è non litigare, ma apprendere nuovamente la danza, riappropriarsi della creatività e della spontaneità perdute.
Bibliografia
M.S.Lobb “Il now-for-next in psicoterapia” Franco Angeli
J. Scwartz Gottman, J.M Gottman “Dieci principi per una terapia di coppia efficace” Raffaello Cortina Editore