Modellare comportamenti e abitudini con il Training Autogeno

Nei miei precedenti articoli sul Training Autogeno ti ho parlato di come sfruttare questa tecnica per rilassarti, diminuire le tensioni, stimolare il grounding e migliorare le tue performance e la tua centratura.

In questo nuovo articolo affronto un’altra particolare area di intervento del Training Autogeno che riguarda le nostre abitudini: quella del nostro comportamento.

Come può aiutarti il Training Autogeno?

Nella quotidianità può capitarti di avere a che fare con comportamenti che ti appartengono ma che non ti piacciono: un leggero sovrappeso, qualche sigaretta di troppo o la poca costanza. Gli esempi sono innumerevoli.
Il Training Autogeno è uno strumento che lavora con te e per te, il suo compito infatti è stimolare il grounding e la tua consapevolezza.
Con questa tecnica puoi inserire nella quotidianità un tempo tutto tuo, che favorisce la concentrazione e l’attenzione ai gesti e alle abitudini.

Secondo quali principi funziona?

Questa tecnica non ha nulla di magico, sfrutta semplicemente il potere dell’ipnosi.
Nello specifico, lo stato di rilassamento che raggiungerai è meno profondo dell’ipnosi, ma può comunque favorire la ricettività rispetto alle indicazioni che rivolgiamo a noi stessi.

Come intervenire sui comportamenti da “cambiare”?

Per intervenire sui comportamenti che vuoi modificare dovresti avere un minimo di dimestichezza con gli esercizi di Training Autogeno.
Infatti, una volta conosciuto lo strumento, sarà più semplice al termine degli esercizi dedicare qualche minuto al comportamento che desideri introdurre o modificare.

Quali passaggi seguire?

Come prima cosa preparati a svolgere la seduta di Training Autogeno in un luogo tranquillo e dove puoi sentirti a tuo agio. L’abbigliamento deve essere comodo e non devi avere costrizioni come cinture, sciarpe o simili.

Al termine della seduta, che in media dura 15\20 minuti, inizia a visualizzare quello che vorresti fare e datti dei comandi semplici ma chiari. Un esempio è “voglio fare esercizio fisico 3 volte a settimana”.

Mentre formuli questi “comandi”, cerca di visualizzarti mentre svolgi l’attività richiesta. Riprendendo l’esempio di prima, puoi immaginarti durante l’esercizio fisico.

Mantieni questa sensazione per qualche secondo e poi termina lentamente la seduta.

Ogni volta, l’immagine di te dovrà essere sempre più simile a quello che vorrai essere o fare.

Qualche consiglio per il tuo esercizio di Training Autogeno

Puoi aggiungere o migliorare dei nuovi comportamenti se ciò che desideri è in linea con ciò che senti di essere.

Ricordati che l’obiettivo che ti poni deve essere raggiungibile e la pratica deve essere lenta e costante. Non aspettarti un cambiamento immediato; cerca di avere fiducia in te e rispetta i tuoi tempi.
Il cambiamento può essere positivo, ma richiede il giusto tempo per essere appreso e apprezzato.
Le parole chiave di questi esercizi di Training Autogeno sono quindi: un pezzo alla volta.


Bibliografia

Mauti E. “Training Autogeno, tecniche, sequenze ed esercizi” Ed. Giunti Demetra, 2012

Appunti “Corso di Training Autogeno” Istituto di Analisi Immaginativa Cremona frequentato nel 2016

J.H.Scultz “Il Training Autogeno. Metodo di autodistensione da concentrazione psichica” Feltrinelli, 1999