Il Grounding: la tecnica per sentirti in armonia con te stesso e con il tuo corpo

Grounding: cos’è e come funziona?

Il grounding è una tecnica legata ai concetti di consapevolezza e presenza.

Il primo a introdurre la tecnica del grounding in terapia fu Alexander Lowen, psichiatra e psicoterapeuta, nato a New York nel 1910 e morto nel 2008 all’età di 98 anni.

È considerato il padre della terapia bioenergetica: analizzava la postura dei pazienti mettendo in relazione l’insicurezza e la sfiducia con la mancanza di un solido appoggio e di un sostegno al terreno.

L’obiettivo degli esercizi di grounding è quello di sentirsi più radicati e quindi più vitali.
Essere ben radicati significa percepire le proprie emozioni, il proprio corpo e l’ambiente, mantenendo la consapevolezza della realtà.
Nella terapia della Gestalt – su cui baso il mio approccio – questo si traduce nella possibilità di percepirsi come unità unica: corpo e mente sono visti in modo olistico.

La tecnica di grounding definita body-mind si basa sulla possibilità di recuperare energia e risorse partendo dal connubio tra respirazione e immaginazione.
Si tratta di una tecnica semplice, all’occorrenza anche “rapida”, che può essere impiegata ogni volta in cui se ne senta la necessità.
Attraverso un aumento della percezione e della centratura corporea, è possibile distribuire al meglio lo stress, allentando le tensioni muscolo-scheletriche.

Le terapie corporee possono sostituire quelle verbali?

Come è noto, la parola rappresenta la base di ogni terapia. Indipendentemente dall’approccio utilizzato, la parola rimane l’elemento di scambio comune.
Nonostante questo però oggi possiamo utilizzare anche approcci che favoriscono il rilassamento oppure che aiutano a lavorare sulle emozioni anche attraverso il corpo, la sua postura, il respiro.
Questi sono tutti elementi che normalmente io uso in terapia.
Durante una seduta, per esempio, posso notare che il respiro si spezza, oppure che al contrario si fa più profondo. Questi sono segnali che il corpo manda e su cui è importante lavorare, dato che molte emozioni inespresse trovano via di fuga attraverso il corpo.
Nella terapia della Gestalt, il movimento è considerato parte di un tutto, di un ciclo completo che riguarda tutto l’organismo.
Lavorare contemporaneamente con il corpo e con la psiche favorisce l’integrazione delle emozioni e delle parti di sé.

Quando può essere utile fare “grounding”?

Partendo dal presupposto che credo fermamente che sia una tecnica che può risultare sempre utile, ne possiamo usufruire in particolare quando:

  • ci sentiamo particolarmente tesi (magari in occasione di una prova importante);
  • abbiamo paura di non riuscire a fare qualcosa;
  • temiamo di perdere il controllo.

Gli esercizi di grounding sono una forma di centratura su di noi e possono aiutarci ad affrontare al meglio ogni situazione – facile o difficile che sia – grazie a una consapevolezza più profonda di noi stessi.

Gli esercizi di grounding e respirazione possono essere svolti anche a casa?

Assolutamente sì: ciò che viene svolto durante la seduta può essere fatto anche a casa, attraverso dei semplici esercizi.
In questo modo non solo si favorisce il benessere quotidiano, ma si espande ulteriormente l’efficacia della terapia stessa.

Esercizi di grounding

Ecco come svolgere un esercizio di grounding in autonomia.

  • Trova un luogo in cui ti senti al sicuro e dove nessuno può disturbarti. 
  • Resta in piedi, chiudi gli occhi e cerca di assumere una postura rilassata;
  • Ascolta il tuo respiro: deve essere lento e regolare. Cerca di inspirare con il naso ed espirare con la bocca. Ascolta il tuo respiro che si farà sempre più regolare e lento;
  • Porta la tua attenzione alle gambe e ai piedi. Concentrati sui piedi e senti come la pianta dei tuoi piedi aderisce al suolo. Se indossi le scarpe cerca di percepirne l’interno, se puoi però toglile.
  • Cerca di percepire il peso del tuo corpo sulle tue gambe, sui tuoi piedi, fino a terra. 
  • Ora immagina che dai tuoi piedi scendano delle radici nella terra. I tuoi piedi e le tue radici ti fanno sentire sempre più ancorato;
  • Ti senti sempre più ancorato e nel frattempo percepisci calore ai piedi e alle gambe.
  • Lasciati pervadere da questa sensazione, dall’energia che ne deriva, dalla solidità che puoi sentire. Continua a respirare lentamente e profondamente.
  • Quando ti senti sufficientemente rilassato, lentamente puoi riprendere la tua normale attività.

Immaginare il contatto con la terra aumenta la sensazione di energia positiva, mentre portare l’attenzione su gambe e piedi che sostengono il peso del corpo aiuta le altre parti del corpo a rilassarsi, soprattutto il collo, le spalle, e la schiena.

“Essere pieni di vita significa
respirare profondamente, muoversi liberamente
e sentire con intensità.”
[A. Lowen]


Bibliografia

A. Lowen “Il linguaggio del corpo” Feltrinelli, 2013
J. Kepner “Body process. Il lavoro con il corpo in psicoterapia” Franco Angeli, 2016